La mosca soldato nera come strumento per un sistema vantaggioso di economia circolare locale

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Risultati presentati a: Insect to Feed the World, Canada Giugno 2022

Partner: A. Cattaneo1,2, S. Dabbou1, M. Meneguz2 and B. Scaglia3

1University of Trento, Center Agriculture Food Environment, Via Calepina 14, 38122 Trento, Italy, 2BEF Biosystems s.r.l.,

Via Tancredi Canonico 18/c, 10156 Turin, Italy, 3University of Milan, Ricicla Group Labs, Department of Agricultural and Environmental Sciences, Via Giovanni Celoria 2, 20133 Milan, Italy;

Person of interest: Siehm Dabbou, professoressa Associata all’Università di Trento

https://webapps.unitn.it/du/it/Persona/PER0222577/Didattica

Barbara Scaglia, professoressa associata all’Università degli Studi di Milano

https://www.unimi.it/it/ugov/person/barbara-scaglia

Link per scaricare il pdf risultati: https://doi.org/10.3920/jiff2022.s1

Riassunto:

Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto per il consumo umano nel mondo va perso. Si tratta di biomassa ricca di nutrienti che i metodi tradizionali di smaltimento non valorizzano appieno. La mosca soldato nera (BSF) può convertire i rifiuti organici in materie prime ricche di nutrienti con un nuovo approccio di economia circolare sostenibile (CE). Questo studio ha valutato le BSF come strumento di valorizzazione della biomassa, creando un sistema di CE locale. 

È stato selezionato e contattato un censimento delle aziende agroalimentari più rappresentative dell'area. È stato creato un database relativo alle categorie di sottoprodotti (BP), alle quantità, alla stagionalità e alla loro attuale gestione. I BP sono stati valutati in termini di idoneità per la BSF, analizzando le loro evidenze bibliografiche verso l'allevamento di BSF considerando la qualità nutrizionale e la quantità rilevata. 

Le 115 aziende sono state suddivise in 6 categorie: birreria (BRE), molitura (MIL), ortofrutta (FRU-VEG), riso (RIC), cantina (WIN), distillazione (DIS). È stata registrata una biomassa totale di 87.325 tonnellate. I maggiori contribuenti erano rappresentati dalle BP MIL (81.225 tonnellate), DIS (3.710 tonnellate) e FRU-VEG (1.190 tonnellate). Solo alcuni dei BP identificati sono stati riconosciuti come adatti all'allevamento di BSF: BRE, MIL, FRU-VEG, WIN, DIS. Solo lo 0,37% dei BP è stato inserito nel processo di CE, lo 0,30% è stato gestito attraverso la combinazione di principi agricoli e CE, mentre il 97% è stato utilizzato per scopi agro-zootecnici. Inoltre, l'1,37% del BP (1.201,8 tonnellate) è stato smaltito come rifiuto. 

La gestione attraverso l'allevamento di BSF sarebbe più efficiente e conveniente di quella tradizionale, come è emerso dalla valutazione economica e dal confronto dei due scenari. Questa tecnologia di biotrasformazione può essere scalabile e personalizzata, in relazione all'area geografica oggetto di studio, e contribuisce alla creazione di una nuova fonte di proteine destinata al settore mangimistico, riducendo la sottovalutazione dei BP e i loro costi di gestione.

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